Gesa Group Srl

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Un tassello di fissaggio è scelto in base al:

  • tipo di supporto, cioè cartongesso, materiale pieno (calcestruzzo, pietra ecc.), o materiale cavo (laterizi forati, blocchi di calcestruzzo ecc.);
  • carico da sostenere, che ne definisce il tipo e le dimensioni.

 

I principali materiali da costruzione forati sono:

Mattone o blocco in laterizio semipieno: il mattone semipieno è di colore rosso, ha pareti sottili e una struttura alveolare.

Mattone forato per tramezzi: il mattone forato è identico al mattone semipieno, tranne che è più sottile.

Blocco di calcestruzzo forato: il blocco di calcestruzzo forato è tra i materiali cavi più comuni, è disponibile in diversi spessori e ha pareti sottili.

Pannelli di gesso alveolare: sono pannelli composti da due lastre di gesso standard separate da una struttura alveolare di pochi centimetri di spessore.

Lastra di cartongesso con isolante: si tratta di una lastra di cartongesso con l’aggiunta di un materiale isolante come il polistirolo, la lana di vetro o la lana di roccia.

Cartongesso: conosciuto anche come BA13, il cartongesso è una lastra di gesso e cartone di 13 mm di spessore con bordi smussati.

Ancorante metallico testa esagonale
tasselli gesa 3
fissaggio-a-percussione-con-testa-svasata

I tasselli per supporti cavi e pareti in cartongesso

Tasselli a espansione universale bimateriale

In nylon o spesso bimateriale, questo tassello è adatto al fissaggio di oggetti leggeri nel cartongesso. A seconda del suo diametro, può sostenere carichi non dinamici inferiori a 10 kg mentre nei materiali cavi diversi dal cartongesso e nei materiali pieni i carichi possono essere molto più elevati.

 

Tassello autoperforante da avvitare

Adatto a supporti cavi e teneri, e raccomandato in particolare per il cartongesso, il tassello da avvitare autoperforante viene installato avvitandolo nel muro. È la filettatura esterna che lo rende solidale con il supporto. L’avvitamento della vite fa inoltre allargare leggermente l’interno del tassello, aumentando così la rigidità dell’insieme. Il tassello autoperforante è comunque riservato a carichi leggeri inferiori a 10 kg.

Tassello autofilettante

Variante del tassello autoperforante, il tassello autofilettante è specifico per il cartongesso. Ha un’aletta che si ripiega contro il supporto come il tassello ad ancora. Poiché l’aletta è bloccata dall’avvitamento, il tassello può sopportare carichi verticali non dinamici di circa 10 kg.

 

Tassello ad ancora

È un tassello utilizzato principalmente per fissaggi al soffitto. Il tassello ad ancora è composto da una vite e diverse alette di metallo con molle. Una volta inserito in un foro e dopo aver attraversato il supporto, le molle del tassello ad ancora rilasciano le alette che si bloccano così contro la parte posteriore del supporto. L’avvitamento rende l’insieme solidale. Lo svantaggio principale del tassello ad ancora è che è necessario praticare un grande foro per permettere all’intero meccanismo di passare attraverso il supporto. Può sostenere un carico massimo di 5 kg nel cartongesso.

 

Tassello a espansione per cartongesso

Molto conosciuto nel settore edile, il tassello Molly è un tassello metallico costituito da una vite e da un corpo deformabile ad alette. Per installarlo, è necessario utilizzare una pinza speciale per tasselli. Può sopportare carichi da 20 a 50 kg.

 

Ancoraggio chimico

Tipi di tasselli per pareti con intercapedine e in cartongesso. L’ancoraggio chimico è un sistema di fissaggio composto da un tassello a retino, chiamato anche calza, una resina e un indurente. Una volta posizionato il tassello a retino nel foro, la miscela di resina e indurente viene iniettata nel tassello con una siringa o una pistola e fuoriesce attraverso i fori del retino.

È sufficiente poi inserire la vite o il prigioniero e aspettare che la resina indurisca per rendere l’insieme rigido. L’ancoraggio chimico dovrebbe essere riservato ai carichi pesanti o dinamici.

 

I materiali da costruzione pieni

I principali materiali da costruzione pieni sono:

Calcestruzzo: Il calcestruzzo è fatto di ghiaia, sabbia e cemento. Se non è mescolato con ghiaia, è una malta.

Mattone pieno: il mattone pieno è in genere di colore rosso e viene assemblato utilizzando la malta.

Blocco pieno di calcestruzzo: si tratta di un blocco di calcestruzzo non forato.

Pietra: la densità e la durezza della pietra sono relativa alla sua composizione.

 

I materiali da costruzione friabili

 

I principali materiali pieni friabili sono:

Calcestruzzo cellulare: il calcestruzzo cellulare è disponibile in blocchi (come i blocchi di calcestruzzo) o in lastre di varie dimensioni. Leggeri e porosi, i blocchi vengono incollati con una malta adesiva specifica.

Mattoni di gesso: i mattoni di gesso possono essere pieni o forati, idrorepellenti o no, di vari spessori e anche di grande formato (50 x 66 cm).

Pietra ricostituita: la pietra ricostituita è disponibile in diversi formati (lastra o blocco) ed è fatta di polvere di pietra legata con un legante.

Terra cruda e torchis: una strutture in terra cruda è composta da terra argillosa mescolata a paglia e costituisce un muro portante solido e spesso (da 30 a 80 cm); il torchis è un’intelaiatura in legno riempita da terra e paglia in cui la terra non ha alcun ruolo portante.

 

I tasselli per supporti pieni

Tassello a espansione in nylon

Il tassello a espansione universale è composto da diverse alette o lamelle di nylon. Una volta inserito, con l’avvitamento le alette vengono premute contro il foro, rendendo l’insieme solidale. A seconda delle dimensioni, il tassello a espansione può sopportare carichi mediamente pesanti.

 

Il tassello da battere

Il tassello da battere viene inserito con il martello nel foro del giusto diametro battendo direttamente sulla vite che, bloccandosi, lo rende solidale con il supporto. Si usa una sola volta ed è l’ideale per i fissaggi non destinati a essere spostati come binari, listelli ecc.

 

Il prigioniero a espansione o tassello a bullone

Identico come principio di funzionamento a un tassello a espansione, il prigioniero a espansione differisce per la sua resistenza meccanica. Riservato ai carichi pesanti, e utilizzato preferibilmente nel calcestruzzo, il prigioniero a espansione è composto da un bullone, un dado e una rondella. Una volta inserito nel foro, il serraggio del dado spinge il bullone nel foro e lo rende solidale con il supporto. Il prigioniero a espansione è chiamato anche tassello a bullone o bullone a espansione.

Qualunque sia il carico, i prigionieri a espansione extra lunghi sono preferiti nei materiali pieni friabili. Se il carico è pesante, usa un tassello chimico.

 

Tassello metallico ad alta espansione

Il tassello metallico ad alta espansione è progettato per resistere a carichi molto pesanti, fino a oltre 800 kg per gli M12 in materiali pieni. Adatti anche ai materiali cavi, questi tasselli si espandono quando la vite viene avvitata nel corpo del tassello e le alette si allargano nel materiale di supporto.

Premesse

Il presente documento è stato redatto in riferimento ai requisiti di legge, con lo scopo di fornire all’utilizzatore una conoscenza appropriata dei dispositivi anticaduta e le informazioni necessarie per: progettazione installazione


La documentazione è parte integrante del prodotto, quindi deve essere conservata integralmente per tutta la durata dell’attrezzatura. Deve essere custodita da persona responsabile in luogo idoneo, affinché sia sempre disponibile per la consultazione.
In caso di cessioni ad altri, la documentazione dovrà essere consegnata al nuovo proprietario, il quale rimane investito di tutta la sua parte di responsabilità, indispensabile per il rispetto dell’obiettivo.

 

 

Produttore

La società GE.SA. GROUP SRL, con sede legale in via Emilia 27, 20090 Buccinasco (MI), leader nella progettazione e realizzazione di sistemi di sicurezza contro il rischio di caduta dall’alto, ha sviluppato sistemi e dispositivi specifici che permettono agli operatori ,dotati di dpi a norma, di muoversi in
condizioni di sicurezza riducendo il rischio di:
caduta dall’alto all’esterno o all’interno dell’edificio;
caduta sulla copertura (per perdita dell’equilibrio);
sfondamento della copertura;


Nonché altri pericoli (copertura isolata/non isolala) legati al:
rischio verso la copertura causato da fattori derivanti dall’esterno;
rischio verso l’esterno causato da fattori derivanti dalla copertura.

 

Produttore

La società GE.SA. GROUP SRL, con sede legale in via Emilia 27, 20090 Buccinasco (MI), leader nella progettazione e realizzazione di sistemi di sicurezza contro il rischio di caduta dall’alto, ha sviluppato sistemi e dispositivi specifici che permettono agli operatori ,dotati di dpi a norma, di muoversi in
condizioni di sicurezza riducendo il rischio di:
caduta dall’alto all’esterno o all’interno dell’edificio;
caduta sulla copertura (per perdita dell’equilibrio);
sfondamento della copertura;


Nonché altri pericoli (copertura isolata/non isolala) legati al:
rischio verso la copertura causato da fattori derivanti dall’esterno;
rischio verso l’esterno causato da fattori derivanti dalla copertura.

 

NOTA
I prodotti SECURMAN sono in continua evoluzione, il centro ricerca e sviluppo interno è costantemente impegnato a rispondere alle diverse esigenze creando sempre nuove risposte.
Per questo motivo i prodotti di seguito riportati possono subire delle modifiche volte a migliorarne le possibilità di utilizzo e di impiego. Vi preghiamo di consultare il nostro ufficio tecnico o il rivenditore di zona per avere eventuali aggiornamenti sui prodotti di vostro interesse.

 

 

Responsabilità e garanzie

Le istruzioni riportate in questo manuale non sostituiscono, ma integrano gli obblighi per il rispetto della legislazione vigente, sulle norme di sicurezza e antinfortunistica. Con riferimento, a quanto riportato in questo libretto di istruzione, il costruttore declina ogni
responsabilità in caso di:
– Uso contrario alle leggi nazionali sulla sicurezza e sull’antinfortunistica.
– Errata predisposizione del posto nel quale l’attrezzatura dovrà essere applicata.
– Mancanza o errata osservanza delle istruzioni fornite dal manuale.
– Modifiche all’attrezzatura non autorizzate.
– Uso da parte di personale non addestrato e non idoneo.
– Usi diversi da quelli previsti dal costruttore.
– Cattiva manutenzione e/o usi di parti di ricambio non originali.
– Manomissione dell’attrezzatura.
– Attrezzatura danneggiata durante la movimentazione e l’utilizzo.
– Nel caso di utilizzo di nostri prodotti con articoli analoghi, verificare attentamente che i requisiti di quest’ultimi corrispondano alle Normative vigenti e che siano compatibili con le caratteristiche della produzione FT.
– Al ricevimento dell’attrezzatura, il destinatario deve controllare l’integrità e completezza della fornitura. Eventuali anomalie difetti o danni vanno  immediatamente segnalati al costruttore tramite comunicazione scritta e controfirmata dal vettore.

 

 

Movimentazione e deposito

Tutto il personale preposto alla movimentazione dell’attrezzatura deve essere competente e addestrato al lavoro da eseguire, in rispetto alle norme antinfortunistiche vigenti in materia.


In particolare si raccomanda di:
Utilizzare sempre le protezioni individuali idonee guanti, scarpe antinfortunistiche,ecc …);
Non indossare indumenti troppo ampi e svolazzanti (compreso anelli, orologi,ecc …);

Controllo generale del luogo di lavoro (es. pavimento non scivoloso, assenza di linee elettriche
pericolose, ecc …).

 

 

COMPOSIZIONE DEL SISTEMA
Si definisce linea di ancoraggio flessibile l’elemento di collegamento specificato per un sottosistema con dispositivo anticaduta di tipo guidato

Questa si compone di:
– Dispositivi terminali Tipo C, modello SM-B. ed intermedi

– Una fune in acciaio inox, diametro phi 8 AISI 316 costituita da 49 trefoli

– Elementi accessori:

 

GRILLO, REDANCIA, MORSETTO, TENDITORE, ASSORBITORE in acciaio inox. terminali.

tenditore assorbitore sistemi anticaduta

Ad un elemento terminale MM viene agganciato il grillo al quale viene collegato il tenditore a sua
volta agganciato alla fune adagiata attorno alla redancia e bloccata mediante il morsetto.
Al secondo elemento terminale MM viene agganciato il grillo al quale viene collegato l’assorbitore a
molla a sua volta collegato alla fune adagiata attorno alla redancia e bloccata mediante il morsetto.

CONFIGURAZIONE DEL SISTEMA E CAMPO DI UTILIZZO

La lunghezza massima di campata tra un elemento terminale ed un elemento intermedio è pari a 15,00ml.


Per definizione della norma per linee orizzontali si intende una linea che devia dall’orizzonte per non più di 15° e utilizzabile su coperture:
– orizzontali o sub orizzontali con pendenze fino a 15 % (p<= 9°)
– coperture inclinate con pendenze da 15% al 50 % (9° < p< 27°) Per coperture fortemente inclinate con pendenze => 50 % (p=> 27°) tali da pregiudicare una normale pedonabilità della linea in quanto flessibile e soggetta a revisione e colludo in caso di caduta, è consigliabile prevedere un sistema di classe D.


Nel caso in cui NON sia possibile progettare secondo il CRITERIO DI SICUREZZA INTRINSECA (uso cordini di posizionamento di lunghezza tale da NON CONSENTIRE MAI l’operatore di esporsi al di fuori della copertura) normalmente si consiglia di installare la linea vite lungo/parallela alla trave di colmo lasciando uno spazio libero alle estremità di circa 2.00 ml/2.30 ml per evitare il pericolo caduta:

Si ricorda che nella progettazione del sistema anticaduta è necessario:
prevedere altri elementi complementari atti a ridurre sia l’eventuale oscillazione “effetto pendolo” sia al raggiungimento in sicurezza di zone della copertura inaccessibili alla linea; in tal caso si utilizzano punti di ancoraggi fissi tipo A prevedere ed attrezzare il percorso dal punto di accesso alla copertura sino alla fune di sicurezza e/o agli altri dispositivi. 

 

Allo scopo si impiegano ancoraggi in di tipo A con l’ausilio, quando necessario, di opportune funi di lavoro munite di dispositivo anticaduta guidati autobloccanti UNI 352-2 a cui bisogna collegarsi con dei cordino di lunghezza MAX 1.00 ml UNI 355 dotati di assorbitori UNI 354;

 

Imballaggio e consegna

Tutti i dispositivi sono imballati e consegnati in scatole di cartone; Non sono necessari particolari precauzioni nel trasporto e nell’immagazzinamento.
Al ricevimento dell’attrezzatura, il destinatario deve controllare l’integrità e completezza della fornitura.
Eventuali anomalie difetti o danni vanno immediatamente segnalati al costruttore tramite comunicazione scritta e controfirmata dal vettore.

 

Marchiatura

Le nostre scale fisse con gabbia conformi al D. Lgs. 9 Aprile 2008 n° 81 Art. 113 sono prodotti altamente performanti e di elevata qualità. Vi consentiranno un utilizzo ottimale, grazie alla cura di ogni dettaglio, sicurezza, ergonomia e finitura. I materiali utilizzati per la loro progettazione e costruzione sono di elevata qualità.

 

I suddetti articoli sono forniti smontati per rendere più economici i costi logistici. Questo comporta, una adeguata formazione e conoscenza del presente manuale e delle norme applicate da parte del consumatore ai fini del montaggio in opera.

 

Le nostre scale fisse con gabbia di protezione sono realizzate in lega di alluminio, senza saldature, completamente assemblabili in ogni componente.
Questa opzione, quando scelta dall’acquirente, consente di ridurre notevolmente il costo relativo al trasporto, nulla tralasciando in materia di sicurezza del prodotto finito ed in opera.


Il montaggio delle gabbie di protezione, che sono costituite da “anelli” sagomati pre-forati e nervature verticali di congiunzione pre-forate atte al fissaggio sugli anelli, è semplice e veloce. Le scale fisse con gabbia sono costituite da moduli standard sovrapponibili, concepiti per il raggiungimento meglio consono ad ogni altezza. L’altezza della scala di partenza viene definita e, quindi, realizzata su misura (o può essere rifinita in loco durante l’installazione), al fine di consentire l’esatta collocazione dello sbarco.


È inoltre di nostra produzione un’ampia gamma di accessori che rendono il prodotto ogni volta più vicino alle Vostre esigenze.

 

Le scale a pioli di altezza superiore a m 5, fissate su pareti o incastellature verticali o aventi una inclinazione superiore a 75 gradi, devono essere provviste, a partire da m 2,50 dal pavimento o dai ripiani, di una solida gabbia metallica di protezione avente maglie o aperture di ampiezza tale da impedire la caduta accidentale della persona verso l’esterno. La parete della gabbia opposta al piano dei pioli non deve distare da questi più di cm 60. I pioli devono distare almeno 15 centimetri dalla parete alla quale sono applicati o alla quale la scala è fissata. Quando l’applicazione della gabbia alle scale costituisca intralcio all’esercizio o presenti notevoli difficoltà costruttive, devono essere adottate, in luogo della gabbia, altre misure di sicurezza atte ad evitare la caduta delle persone per un tratto superiore ad un metro.

D.G.R. Veneto n° 97/12
Se le scale sono a pioli verticali o con inclinazione > 75° e altezza > 5 metri devono avere:
• solida gabbia metallica di protezione, a partire da una altezza di 2,50 metri, avente maglie o aperture di ampiezza tale da impedire la caduta accidentale della persona verso l’esterno;

• parete della gabbia opposta al piano dei pioli che non disti da questi più di 0,60 metri;
• piattaforme di riposo ogni 4 metri, con superficie sufficiente a permettere l’appoggio completo di due piedi e tale da consentire di stare in piedi comodamente;
• sbarramenti che ne impediscano l’uso alle persone non autorizzate.

 

La partenza della gabbia di protezione deve essere entro mm 2500 dall’area di partenza.
Le distanze libere all’interno degli anelli della gabbia devono essere ≤ mm 600.
Le stesse distanze sono valide tra il piolo e la gabbia.

 

Per sbarchi ad altezze comprese da 3 a 10 m:
– Singola rampa con gabbia oppure;
– Rampe sfalsate con gabbia ad altezza massima rampa di salita m 6
Per sbarchi ad altezze maggiori di 10 m:
– Rampe sfalsate con gabbia ad altezza massima rampa di salita m 6


Dove si installano rampe sfalsate devono essere installate piattaforme intermedie o pianerottoli ad una altezza ≤ 6000 mm
Si definisce rampa l’altezza di salita (gradini) di una scala.

 

I requisiti degli ancoraggi devono soddisfare l’applicazione di un carico minimo ≥ 3 kN agente su ciascun montante (6 kN per rampa).
La superficie superiore del primo gradino inferiore può distare dalla superficie di partenza da minimo mm 100 a massimo mm 400. La distanza tra i successivi pioli deve essere costante e compresa tra 225 mm e 300 mm.

1. MONTAGGIO MODULI

montaggio moduli scale parapetti gesa
dettaglio montaggio moduli scale parapetti gesa
dettaglio montaggio moduli scale parapetti 2 gesa

Produciamo di serie 2 tipologie diverse di staffe di fissaggio per scala fissa con gabbia che devono essere montate a coppie:
a) La staffa STANDARD consente un ancoraggio a una distanza dalla parte anteriore del piolo della scala (lato salita) alla parete di mm 200.
b) La staffa REGOLABILE consente un ancoraggio a una distanza dalla parte anteriore del piolo (lato salita) alla parete compresa tra mm 200 e mm 1200.

Di seguito le istruzioni di montaggio:


staffe di fissaggio per scala fissa con gabbia
staffe di fissaggio per scala fissa con gabbia montaggio inox
montaggio staffe telescopiche per scale
montaggio staffe telescopiche per scale con diagonali
dettaglio montaggio staffe telescopiche per scale con diagonali
dettaglio regolazione staffe telescopiche per scale con diagonali
dettaglio 2 regolazione staffe telescopiche per scale con diagonali

INDICAZIONI GENERALI RELATIVE ALLA SCELTA DEGLI ANCORANTI

Le prove sostenute si sono svolte con fissaggio su calcestruzzo avente resistenza a compressione C=20/25. Ogni coppia di staffe è ancorata con nr. 2 tasselli (nr.1 per staffa).


In presenza di supporto differente l’installatore dovrà tenere conto che deve essere garantita una resistenza a flessione di almeno kN 16,5 per tassello.
Pertanto, considerata la specifica competenza richiesta, l’installazione deve essere eseguita unicamente da personale qualificato, che abbia valutato lo stato dei supporti.


Per scegliere l’ancorante, è di primaria importanza valutare il tipo di supporto e le relative caratteristiche fisiche.

Relativamente ai montanti della scala non devono essere presenti ammaccature, deformazioni, ossidazioni, gli innesti tra le sezioni devono essere in ottimo stato e le viti/dadi di fissaggio montanti-innesti saldamente assicurate ai montanti e senza alcun segno di corrosione.
Relativamente ai gradini della scala non devono essere presenti ammaccature, deformazioni, ossidazioni, l’accoppiamento montante-gradino non deve presentare alcun “gioco”.


Relativamente agli anelli di protezione non devono essere presenti ammaccature, deformazioni, ossidazioni.
Relativamente ai piatti di fissaggio non devono essere presenti ammaccature, deformazioni, ossidazioni. In particolare un piatto deformato presenterà problemi di accoppiamento agli anelli di protezione.


Relativamente agli ancoraggi a parete e/o al suolo non devono essere presenti ammaccature, deformazioni, ossidazioni.
La viteria in dotazione deve essere in ottimo stato, senza alcun segno di corrosione, senza che i filetti siano in qualche modo spanati. Assicurarsi che le viti risultino sempre saldamente strette, in particolare eseguire il controllo durante il montaggio e con frequenza periodica (che può variare in base alla frequenza di utilizzo).


In generale tutti i controlli devono essere scrupolosamente eseguiti e registrati durante il montaggio e periodicamente in base alla frequenza di utilizzo ed in base all’esposizione ad agenti atmosferici.
L’ispezione d’uso deve avvenire prima e durante l’utilizzo.
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